... Un po' di Storia
Il gruppo Biltė e Firmozės č nato il 14 giugno 2015 da unidea di Giovanni Buono Busciacco, uomo appassionato della tradizione arbereshe locale.
Il gruppo, dopo poco pił di un mese dello stesso anno, il 1 agosto 2015 partecipņ alle Vallje di Acquaformosa; da qui la figura del gruppo si č allargata a quasi tutti i paesi della provincia fino ad arrivare ad oggi, attualmente, infatti, il gruppo č considerato uno dei migliori della zona e gode di una notevole stima.
Lobiettivo del lavoro č quello di riprendere e rivalutare la tradizione arbereshe di Acquaformosa, che in epoca moderna č andata quasi dimenticata. I costumi che le signore del gruppo propongono sono quelli tipici della tradizione. La Kamizola (gonna rossa pieghettata) č il tipico abito, che viene sempre abbinata a una linja (sottoveste bianca con o senza merletto) e a uno xipuni (gilet). I diversi accostamenti di questi componenti, i colori e la stoffa con cui sono cuciti rappresentano le diverse occasioni in cui venivano indossati. Č presente labito giornaliero, composto da una kamizola rossa in cotone, linja bianca senza merletto e xipuni nero, labito da mezza-festa da una kamizola rossa in seta-cotone con bordo verde, linja bianca con merletto e xipuni celeste con ornamenti dorati, labito da cerimonia da kamizola in seta con bordo verde, linja bianca con merletto e xipuni in lamador con rifiniture dorate, il Venerdģ Santo, con kamizola verde, linja bianca senza merletto e xipuni nero (indossato durante la Processione del Venerdģ Santo oppure per la perdita di un figlio) inoltre cč la vedova che veste una kamizola completamente nera, linja binca senza merletto con fazzoletto nero al petto e xipuni nero e la contadina con la tipica suttanina (gonna non pieghettata di stoffa povera), linja bianca senza merletto e xipuni nero o maglioncino.
Gli uomini e gli strumentisti vestono il classico abito arbereshe, cioč camicia e pantalone bianco con striscia rossa e infine il capogruppo Giovanni Buono Busciacco, che interpreta la parte di un contadino in lutto (con barba incolta e fascia nera al braccio).
Il repertorio gode di un vasto assortimento di brani tipici del folclore, tramandati oralmente dalle generazioni e di testi scritti e musicati dallo stesso capogruppo. Le uscite del gruppo dal 2015 ad oggi sono numerose, solo nel 2017 ne sono state sostenute 15 e negli anni anche due fuori provincia, Carfizzi e Caraffa.
Nel 2018 si č partiti con le vallje di Civita a aprile, il 6 maggio lesibizione a Capo Rodoni (Albania), il 13 maggio a Santa Sofia DEpiro e il 20 maggio a Cosenza in occasione di Bukuria Arbhereshe Kosenxe. Il tutto continuerą con Cerzeto il 7 luglio. Per il gruppo č vanto anche aver creato tre nuovi eventi in paese: I festeggiamenti alla Madonna Addolorata, la cui Cappella č adiacente al Palazzo Rossano, sede del gruppo, AllImmacolata Concezione, di cui cč la Cappella nellomonima via e la ripresa storica (di cui č stato scritto anche un plico dal Presidente e Vicepresidente) dellAbbazia cistercense di Santa Maria di Leucio, fondamento della storia di Acquaformosa, di cui oggi ne rimangono alcune mura.
Tra tutte le altre cose, č impegnato nella beneficienza, infatti ogni anno per le ricorrenze come il Natale alcuni dei suoi componenti rallegrano, con canti e balli, gli anziani del Centro Don Milani di Lungro. Inoltre nel dicembre del 2015 e 2017 si č esibito con un concerto di Natale nella Chiesa di San Giovanni Battista di Acquaformosa e nel dicembre del 2016 alcuni dei suoi componenti hanno cantato le pił famose canzoni natalizie dal dominante terrazzo del Palazzo Rossano che si affaccia sul paese.
Dalla sua nascita comunque, importante sottolineare che il gruppo ha ripreso usanze importanti come: picihudria, durante la Settimana dei Defunti, ovvero si bussa nelle case e si chiede cibo per lanima dei morti. La tradizione vuole che il Sabato dei Morti, dopo la celebrazione della Messa, in corteo ci si reca al cimitero per salutare i defunti; alluscita del cimitero le campane suonano a festa e in quel momento, si dice, che tutti i defunti sono riuniti a consumare il raccolto.
Tė lidhurit, la domenica dopo picihudria, che simboleggia linizio del carnevale e consiste nel legarsi con una fune luno allaltro e girare per le strade cantando la vallja, allimbrunire perņ si slegano e da qui ha inizio il carnevale con musica e danze.
Č stata ripresa anche la Kreshmesha, fantoccio che si appende alla finestra durante la Quaresima. Raffigura una vecchietta munita di fuso e rocca intenta a filare. Reca una patata con su infilzate sette penne di gallina, le quali vengono bruciate durante le sette Domeniche del periodo (le cinque Domeniche di Quaresima pił la Domenca Delle Palme e quella di Pasqua). Cadenzando il tempo quaresimale, suggerisce costrizione e penitenza.
Dott.ssa Giulia Frascino
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